Descrizione
Nei giorni 20 e 21 gennaio la Grimpa, il sacro Velo di Sant'Agata cioè, ha fatto tappa a Gravina in concomitanza coi festeggiamenti in onore della giovane martire catanese che culmineranno, sí, il 5 febbraio, ma che hanno avuto il loro inizio già da tempo.
La "grimpa" (termine presente pure nelle antiche varianti "limpia" e "grimpia") è il sacro Velo in lino della martire, bordato con fili dorati, che è custodito in un apposito scrigno in Cattedrale a Catania e che nel corso della storia ha più volte operato miracoli e prodigi in occasione di diverse eruzioni dell'Etna con annesso scorrere della lava che il Velo è diverse volte riuscito a fermare nel suo incedere. E indipendentemente dalla duplice interpretazione relativa al perché del Velo - c'è chi sostiene che lo stesso, di colore rosso vivo, identificasse le giovanissime consacrate a Cristo e chi invece ritiene sia un rimando all'attività di tessitrice che verosimilmente la giovanissima Agata esercitava - ciò che più conta evidenziare è che esso funge ancora oggi da collante di fede, in termini di leggende devote, credenze e pietà popolare, fra genti anche diverse che venerano tutte comunque la Santuzza in ogni dove.
Lunedì 20 si è così avuta la festosa accoglienza della reliquia presso la Chiesa della Madonna del Rosario di via Etnea alta da dove, alla presenza delle autorità ecclesiastiche, civili e militari, oltre che dei vari gruppi di volontariato, del Masci, del comitato dei festeggiamenti della Madonna del Rosario e di tutti i ragazzi che frequentano il catechismo unitamente alle rispettive catechiste, si è snodata una processione che si è conclusa, a dispetto del tempo poco clemente, nella chiesa madre Sant’Antonio di Padova dove è stata officiata la messa concelebrata da Don Barbaro Scionti e da Padre Filippo Maria Rapisarda che nella omelia hanno sottolineato l'attualità della figura di Agata e della universalità del messaggio di pace, amore e fratellanza in nome del quale Ella arrivò convintamente a sacrificare la propria esistenza.
L'indomani è stata invece la volta dei residenti del quartiere San Paolo ad accogliere con altrettanto entusiasmo il sacro Velo cui ha fatto, anche stavolta, séguito la solenne celebrazione eucaristica officiata da Padre Rosario Balsamo in una chiesa altrettanto affollata come già in chiesa madre nel giorno precedente.
Oltre a diversi rappresentanti dell'Amministrazione comunale gravinese, con in testa il sindaco Massimiliano Giammusso, erano presenti i volontari della Misericordia in tenuta ufficiale, i rappresentanti della Pro loco, i membri del coro e del comitato dei festeggiamenti in onore di San Paolo oltre ai bambini e ragazzi del catechismo che hanno anche qui omaggiato la Santa con rose e garofani.
Il sindaco Massimiliano Giammusso, a nome di tutta l'Amministrazione comunale, ha voluto "sottolineare ancora una volta lo stretto legame che unisce Catania a Gravina e non solo perché quest'ultima ne rappresenta geograficamente la porta della Città metropolitana ma prima ancora per la comunanza devozionale verso la Santa patrona di Catania che anche qui è particolarmente amata e venerata, come il gran numero di fedeli accorsi da ogni parte ci testimonia. Un ringraziamento particolare va rivolto, per il consueto, prezioso supporto fornito, all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia locale, alle associazioni di volontariato e a quanti a vario titolo hanno contribuito alla riuscita dell'evento".
I festeggiamenti, peraltro, non finiscono certo qui perché sabato 25 pomeriggio, per la prima volta, il cereo dei macellai farà anch'esso tappa nel centro storico di Gravina con partenza alle 16:30 dal parco comunale Padre Pio per concludersi dinanzi alla chiesa della Madonna del Rosario.
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 21 gennaio 2025, 23:39