Descrizione
Come da tradizione nazionale e della comunità gravinese in particolare, anche quest'anno è stato reso omaggio ai Caduti delle guerre e sono state, altresì, celebrate le Forze armate.
Istituita con Decreto regio n. 1354 del 23/10/1922, tale Giornata tende a celebrare tutti i rappresentanti delle Forze armate italiane con un particolare ricordo destinato ai "ragazzi del 1899" molti dei quali perirono in occasione del primo conflitto mondiale sacrificando la loro vita in nome di del Bene supremo della Patria, valore universale che supera i confini del tempo.
E così lunedì 4 novembre pomeriggio, alla presenza delle autorità civili e militari, oltre che di diversi cittadini, ci si è ritrovati presso la Casa comunale di via Guglielmo Marconi da dove, in corteo, ci si è recati dapprima al Vecchio Municipio presso la lapide che ricorda i Caduti gravinesi della prima guerra mondiale e a seguire in Piazza Primo Maggio presso quella che ricorda, invece, i concittadini Caduti del secondo conflitto mondiale. Infine il corteo si è spostato al parco comunale "P. Borsellino" davanti alla stele dedicata all'Arma dei Carabinieri ed in particolare al Brigadiere Massimo Lotito, in forza al Comando provinciale di Siracusa, deceduto trentatreenne il 5 maggio 2003, insieme ai Marescialli Enrico Mincone e Alessandro Trovato, appartenenti al Nucleo elicotteri di Catania, mentre sopra la Valle dell'Ànapo, in territorio di Sortino, a bordo di un elicottero che si schiantò a terra, sorvolava la stessa alla ricerca di possibili covi di pericolosi latitanti.
Dopo la toccante deposizione degli omaggi floreali, successiva alla benedizione impartita dal parroco della Chiesa Madre "S. Antonio di Padova", sac. Filippo Maria Rapisarda, con in sottofondo le note del "Silenzio" intonate dai due giovanissimi esponenti del nascente corpo bandistico "Città di Gravina di Catania", Samuele Scuderi (tamburo) e Francesco Marino (tromba), a prendere per primo la parola è stato il vicesindaco Claudio Nicolosi che si è soffermato sulla "importanza del ricordo di chi ha perso anche la vita per avere un'Italia unita e della condanna della guerra e della violenza in tutte le sue forme", non senza ringraziare "l'Arma dei Carabinieri che continua ad essere un insostituibile punto di riferimento per la comunità gravinese e non solo per essa ma più in generale per tutto il territorio nazionale".
A leggere la preghiera per i Caduti in piazza Primo maggio è stato invece Carmelo Pezzino, rappresentante dell'ANCR.
Il professore Antonio Aiello, cultore di storia locale e portavoce del sindaco di Gravina, ha quindi ricordato le figure dei tre carabinieri cui è dedicata la stele al parco "Borsellino" oltre a ripercorrere nelle sue tappe fondamentali la storia dell'Arma dei Carabinieri cui le tre vittime appartenevano.
Per l'Amministrazione comunale gravinese erano presenti, oltre al primo cittadino Massimiliano Giammusso, anche il vicesindaco Claudio Nicolosi, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Santonocito, l'assessore Francesco Nicotra e i consiglieri Patrizia Costa, Emanuele Mirabella e Vincenzo Saitta, i responsabili dell'ufficio di Gabinetto del sindaco, Marco Rapisarda ed Agata Viola, gli esperti del sindaco Salvatore Giuffrida e il Gen. Francesco Polizzi, quest'ultimo in rappresentanza della sezione catanese della UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia) e, in rappresentanza della consulta giovanile, il segretario Giordano Argento.
Per le autorità locali c'erano il Cap. della Compagnia Carabinieri di Gravina, Riccardo Capodivento, ed il Luogotenente Maresciallo Maggiore Aiutante Filippo Giustino e ancora il Comandante della Polizia locale, Fabio Scuderi, e diversi rappresentanti in servizio della stessa.
Erano altresì presenti i rappresentanti della sezione provinciale di Catania dell'Associazione Nazionale del Fante, quelli dell'ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) della sezione di Catania con il presidente Ten. Marco Dolci e ancora gli esponenti dell' ANVG (Associazione Nazionale Volontari di Guerra) pure della sezione di Catania e dell'ANMI (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) gruppo di Catania.
Per l'associazionismo locale erano presenti per la Pro loco il presidente Salvo Fazio, Andrea Ganà, Daniela Leonardi e Francesco Nastasi.
Il sindaco di Gravina di Catania, Massimiliano Giammusso, ha pure ribadito "l'importanza della memoria e del ricordo di quanti sono morti nel superiore nome dell'Italia e di tutte le Forze armate che contribuiscono a garantire quotidianamente ovunque la sicurezza del cittadino".
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Ultimo aggiornamento: 8 novembre 2024, 12:04