La figura di Icaro rivisitata in uno spettacolo a Gravina

Al teatro "Angelo Musco" di Gravina in scena uno spettacolo della "Ocram dance movement"

Data :

28 dicembre 2023

La figura di Icaro rivisitata in uno spettacolo a Gravina
Municipium

Descrizione

Giovedì 28 dicembre presso il teatro "Angelo Musco" di Gravina ha avuto luogo lo spettacolo "Icaro - Variazioni sul mito" realizzato dietro iniziativa dell'associazione "OCRAM dance movement", patrocinato dal Comune di Gravina e posto in essere grazie anche al sostegno dell'Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. 

La compagnia "Ocram dance movement" viene fondata nel 2013 da Marco Laudani e Claudio Scalia. L’idea di creare un ensemble di danzatori, come strumento di approfondimento e ricerca, si è consolidata negli anni permettendo la realizzazione di ben 20 produzioni ospitate in festival di rilievo internazionale e sostenute, fra gli altri, dagli istituti Italiani di Cultura a New York, Stoccarda, Sofia, Atene. Il simbolo di Ocram è un’onda: ovvero l’eterno movimento, la trasformazione e il dinamismo come obiettivi di un progetto in continua evoluzione.

Italia, Germania, USA, Argentina, Ungheria, Spagna, Portogallo, Slovenia, Turchia, Grecia, Messico, Bulgaria, Polonia e Francia le tappe di questi primi dieci anni di attività artistica di Ocram. Dal 2022 la compagnia è associata al Centro di Rilevante Interesse per la Danza. 

In particolare la rappresentazione cui si è assistito a Gravina - "Icaro - variazioni sul mito" - è nata da un’idea di Marco Laudani, per la regia dello stesso Marco Laudani e Sergio Campisi, con coreografia sempre di Marco Laudani, produzione Ocram dance movement con il sostegno di Scenica Festival e la collaborazione di Scenario Pubblico, centro di rilevante interesse nazionale. Interprete è stato Ismaele Buonvenga, assistente alla coreografia Rachele Pascal, le musiche sono state tratte da Domenico Modugno, Frank Sinatra, Davidson Jaconello, Stefan Levin, Ludwing van Beethoven, costumi di Claudio Scalia, realizzazione a cura di Gabriella Palomba, testi di James Joice, Debora Benincasa a cura, con adattamenti, di Sergio Campisi e Ismaele Buonvenga. 

Leggiamo nella presentazione dello spettacolo: “Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti. L’essere umano non ha ali. Si muove camminando, tutt’al più correndo, ma sempre orizzontalmente. Ecco perché le nostre fantasie di libertà sono legate sempre ad un’ascesa, il volo, o ad una discesa, come lo scivolare o il lasciarsi andare. La vita è un tuffo in un labirinto orizzontale. La libertà è un movimento verticale, un volare verso le stelle, o un tramontare delle stesse. Il desiderio indica l’attesa di un qualcosa, una promessa di Bene, la stessa pulsione vitale del cuore di Icaro che lo porta inevitabilmente a continuare a cercare cosa, o meglio “chi”, sia capace di soddisfare il suo ardente desiderio". 

Di Icaro, il personaggio mitologico greco - figlio di Dedalo e di Naucrate, schiava di Minosse - che osò avvicinarsi con le sue finte ali di cera, fabbricate ad hoc dal padre, fin troppo al sole fino a perire per questo cadendo in quella porzione di mare che da lui prese il nome di Icario, è stato però posto in risalto il lato positivo: non, cioè, la ybris (pure presente in diversi altri personaggi protagonisti dei miti greci quali Aracne, Marsia ecc.) che ne segnò la condanna divina ma l'ebbrezza dell'essere comunque riuscito, seppur per poco, a compiere il volo. 

Sulla figura di Icaro e sull'influsso più in generale della cultura classica sulla civiltà italiana ed europea odierna si è soffermato il professore Antonio Aiello. 

Il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso, che era presente in rappresentanza di tutta l'Amministrazione unitamente al vicesindaco Claudio Nicolosi ed al capo dell'ufficio di Gabinetto, Marco Rapisarda, ha commentato sottolineando come "questo spettacolo rientri all'interno del folto programma di eventi natalizi previsti anche quest'anno a Gravina e che spaziano dai concerti, ai mercatini, alle iniziative di tipo sociale, alle rappresentazioni teatrali, cinematografiche e artistiche in generale, appunto". 

L'assessore allo Spettacolo Filippo Riela ha evidenziato, invece, "l'originale rivisitazione in chiave contemporanea di un notissimo mito classico che ha riscosso il suo meritato consenso anche a Gravina, come già del resto anche nei diversi luoghi dove esso è stato proposto. È anzi un onore vedere che è stata proprio Gravina ad ospitare una compagnia tanto importante". 

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