Descrizione
Esattamente ottantuno anni fa, nella notte compresa fra il 4 e il 5 ottobre 1943, Norma Cossetto - ventitreenne cittadina istriana decisa a non rinnegare la propria italianità di cui andava fiera e orgogliosa - veniva seviziata, uccisa e scaraventata in una delle foibe per mano dei partigiani slavi: negli ultimi anni si è avuto a tal proposito tutto un pullulare di iniziative tese a ricordare non solo la Cossetto ma più in generale questa triste pagina della storia italiana ed europea.
A Gravina il consigliere comunale Emanuele Mirabella si è fatto promotore dell'iniziativa traendo spunto dalle indicazioni presenti nella nota inviata dal Presidente del "Comitato nazionale 10 febbraio" (Giornata del Ricordo) Silvano Olmi dal titolo "Una rosa per Norma" che fa seguito a quella dell'anno scorso dal titolo "Un fiore che non appassisce".
Nata nel 2018 a Viterbo da un'idea di Maurizio Federici, tale Giornata dedicata a Norma Cossetto ha col tempo visto sempre più località, italiane e non solo, partecipare ad essa tanto da contare oggi oltre 400 località che vi aderiscono grazie anche alle diverse associazioni impegnate nella sua diffusione.
Ad aprire la Giornata di commemorazione in prossimità della panchina rossa situata all'interno del parco comunale "Paolo Borsellino" è stato Giordano Argento, componente e segretario della Consulta giovanile di Gravina, che dopo aver letto un messaggio diffuso dal "Comitato 10 febbraio" nel quale ha sinteticamente ricordato la figura di Norma Cossetto, ha "ringraziato i presenti che sono intervenuti in una giornata e fascia oraria per alcuni lavorativa ma nella quale sono comunque riusciti a ritagliarsi uno spazio pur di essere presenti ed onorare la memoria di una vittima della Patria".
È stata quindi la volta del consigliere Emanuele Mirabella il quale, dopo aver ringraziato le Forze dell'ordine presenti, nella fattispecie i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, e gli intervenuti a nome sia personale che del sindaco Massimiliano Giammusso - impegnato in un concomitante impegno istituzionale legato al territorio - e della Amministrazione tutta, ha sottolineato "l'importanza tanto delle parole quanto dei gesti concreti da parte di una Amministrazione al fine di costruire coscienze realmente democratiche anche attraverso il ricordo della storia passata che non va affatto dimenticata ma semmai attualizzata".
Il Capo dell'Ufficio di Gabinetto del sindaco, Marco Rapisarda, ha invece evidenziato come "negli anni questa manifestazione abbia progressivamente visto un numero sempre maggiore di città e paesi non solo italiani aderirvi, segno della bontà della stessa e della sensibilità da essi mostrata" ed ha anticipato "la ben precisa volontà dell'Amministrazione di Gravina di intitolare alla Cossetto un luogo pubblico al fine di contribuire a dare dare dignità alla persona". Ha poi aggiunto come "simili momenti debbano farci ricordare il dovere etico di proteggere e tutelare le donne, intanto, e le fasce socialmente più deboli in genere".
È stata infine la volta del presidente del Consiglio comunale, Salvatore Santonocito, che ha sottolineato "l'entusiastica e immediata volontà di adesione all'evento da parte dell'Amministrazione gravinese certi che solo attraverso la divulgazione della verità i momenti bui della storia dell'uomo possano non essere dimenticati. Positivo, altresì, il fatto che anche alcuni TG nazionali abbiano finalmente dedicato spazio e servizi alle commemorazioni dedicate a Norma "ed ha altresì sottolineato "l'importanza di diffondere specie nelle scuole fra i più piccoli un modello culturale sempre più improntato al rispetto e che condanni la violenza in ogni sua forma".
Il sindaco Massimiliano Giammusso, seppur occupato in un impegno istituzionale pregresso, ha tenuto comunque a precisare come "dinanzi a simili tragedie il colore politico non conti e vada messo da parte perché distinzioni e appartenenza politica contano davvero poco dinanzi alla morte, specie se questa avviene in condizioni tragiche. Tale commemorazione persegue altresì l'intento di ribadire l'importanza della vita umana che per via della sua unicità va tutelata e preservata sempre e comunque".
Alla commemorazione erano altresì presenti il consigliere Mirko Marcantonio, l'esperto del sindaco Salvatore Giuffrida ed il delegato del sindaco alla Cultura, Alessandro Bifera, oltre a diversi cittadini.
I presenti hanno quindi deposto simbolicamente sulla panchina rossa del parco "Borsellino" un omaggio floreale col duplice intento di ricordare non solo il sacrificio di Norma Cossetto, medaglia di d'oro al merito civile, ma più in generale tutte le donne vittime di violenza.
Un minuto di silenzio e raccoglimento finale da parte degli intervenuti ha concluso la riuscitissima commemorazione.
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Ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2024, 12:15